lunedì 28 gennaio 2008

Aguirre, Furore di Dio


Aguirre, der Zorn Gottes (W.Herzog,1972)

Si è fatto un gran parlare di Werner Herzog nelle scorse settimane. La recente rassegna al Museo Nazionale del Cinema di Torino e la ristampa delle pellicole dagli originali (sempre a cura della fondazione del museo) ha avuto una grande copertura mediatica, culminata con l'ospitata del regista da Fazio.

Non mi ricordavo di aver visto un singolo film di 'sto benedetto e osannato Herzog. Ho deciso di rimediare.

L'ambientazione del film è quella della ricerca dell'Eldorado, 1560. Pizarro, dopo aver scavalcato le Ande con uomini in arme, cavalli e cannoni, non riesce a penetrare la giungla e manda una quarantina di uomini in avanscoperta, ordinandogli di discendere il fiume su delle zattere. Vicecomandante del drappello è Aguirre (Klaus Kinski) che, nella crescente brama di potere, diventa folle e conduce la spedizione alla rovina.

Vi confesso che questo film non mi è piaciuto molto. La "maschera" di Kinski è fantastica e alcune inquadrature sono molto suggestive. Però il film non mi ha catturato, forse per un eccessivo minimalismo. L'unica sequenza veramente memorabile è quella di apertura, con l'esercito spagnolo che scende dalle Ande.

Ho trovato più interessante "La Ballata del Soldato Bambino", documentario del 1984 sulla condizione dei bambini-soldato in Nicaragua. Incluso negli extra del DVD, ne giustifica pienamente l'acquisto.

mercoledì 23 gennaio 2008

Per me "La Corazzata Potemkin" è....

Ciao a tutti!

Questo è il primo post del blog "Per me, la Corazzata Potemkin è...".

Si tratta solo di uno spazio in cui un gruppo di amici condivide impressioni e opinioni. Principalmente si parlerà di cinema. Ma anche di libri, teatro, TV...diciamo un po' tutto quello che è "divertimento" e che ci piacerebbe condividere.

Chiederemmo a tutti gli autori dei post di osservare alcune "indicazioni", per quanto possibile. Non vogliamo "dettare delle regole", quindi la lista qui sotto è aperta a discussioni e modifiche.

1) Nel segnalare un film (o un libro o quello che è) è gradito un breve riassunto. Per "breve" si intende qualche riga.

2) Non si raccontano i finali.

3) Utilizzare "etichette" (tag) comuni e condivise.

Per ora solo tre. Credevo di più.
Beh, personalmente spero di evitare discorsi da cineforum fantozziano. E proverò ad impormi sintesi e semplicità.

A presto!

Dino (ScimmiaSpaziale)