mercoledì 2 dicembre 2009

Bubba Ho-Tep

(Don Coscarelli, 2002)

Elvis Presley è vivo, ed è un anziano ospite di una casa di riposo la cui maggiore ossessione è l'impossibilità di avere un'erezione. O forse Elvis è morto e il protagonista è solo un mitomane. Il che non sarebbe strano, considerato che tra gli altri ospiti della casa ci sono il Cavaliere Solitario e nientemeno che il Presidente Kennedy (che però è nero...ma a suo dire è stato "colorato" dai servizi segreti per nascodere il fatto che è vivo e vegeto).
Fatto sta che The King e JFK si troveranno ad affrontare nientemeno che una mummia egizia succhia-anime che, nottetempo, si aggira, con stivaloni e cappello a tesa larga, nei corridoi dell'istituto per anziani per cibarsi del poco di vita che rimane agli ospiti.
Un B-movie ben fatto, con personaggi originali, un grandissimo Bruce Campbell (L'Armata delle Tenebre) nella parte di Elvis e dialoghi che trasudano stile. Del resto, il film è tratto da un racconto di Joe R. Landsale che è uno dei più divertenti e talentuosi scrittori di genere di sempre (oltre che uno dei miei preferiti in assoluto).
Come ha detto bene un mio amico Bubba Ho-Tep è "una cagata...ma fatta bene".

mercoledì 28 ottobre 2009

Lebanon

Lebanon (Samule Maoz,2009)

Film decisamente strano, questo Lebanon. E' il 1982 e l'esercito israeliano sta entrando nel territorio libanese.Il film è interamente ambientato all'interno di un carrarmato israeliano che ha il compito di accompagnare un plotone di paracadutisti nell'esplorazione di una cittadina ostile.

Il film non mi ha convinto. L'impostazione è volutamente minimalista e sperimentale e il risultato è oppressivo e claustrofobico, ma assolutamente non realistico, anzi direi quasi teatrale. Non siamo ai livelli di Dogville, ovviamente, ma si ha tutto tranne che l'impressione di essere all'interno di un carroarmato vero - il che apre la porta ad una serie di interpretazioni metaforiche, alcune delle quali scontatamente banali.

Non è un film brutto...ma siamo ben distanti dalla qualità che mi aspetterei da un Leone d'Oro - che in questo caso sembra quasi un premio alle intenzioni e all'antimilitarsmo, piuttosto che alla reale qualità del film. Sullo stesso tema Waltzer con Bashir mi era piaciuto di più.