L'inizio del 2008 è stato fenomenale per gli appassionati di cinema. Di fatto c'era (e in parte c'è ancora) solo l'imbarazzo della scelta: American Gangster, Non E' Un Paese Per Vecchi, Sweeney Todd, La Promessa dell'Assassino sono solo i primi che mi vengono in mente. Solo "Sogni e Delitti" di Woody Allen mi ha deluso (è un film fiacco e noioso:evitatelo!). Orbene, sino ad ora ho evitato di parlare di film recenti, principalmente perchè speravo di incentivare gli altri autori del blog lasciando loro i titoli più attuali, ma visto che non scrive nessuno allora lo faccio io. E inizio da un film bellissimo: There Will Be Blood.
"Il Petroliere", decisamente diviso in una sorta di prologo, una fase centrale ed un epilogo, segue le vicende di un cercatore di petrolio senza scrupoli (interpretato da un eccezionale Daniel Day Lewis, Oscar meritato) nell'America dei primi anni del novecento.
Premesso che non è un film che ha pretese intellettuali o filosofiche, Il Petroliere è senza dubbio uno dei migliori film che ho visto negli ultimi mesi. Personaggi e dialoghi sono eccezionali, come eccezionale è la fotografia (altro Oscar) e, in generale, l'intera realizzazione del film. Speciale menzione per la colonna sonora che riesce ad essere contemporaneamente classica e innovativa e che completa alcune delle sequenze più memorabili viste ultimamente al cinema (come quella dell'esplosione di gas al pozzo).
"Il Petroliere" è uno di quei film che ti rinconciliano con Hollywood. Cinema americano ai massimi livelli.
Ah, il titolo italiano non c'entra niente...ma è più vicino a quello del romanzo ("Oil") e non del tutto fuori posto. Il titolo originale rende meglio l'idea del carattere romanzesco del film facendone presagire le tragedie.