venerdì 1 gennaio 2010

La Sposa in Nero

La mariée était en noir (F.Truffaut,1968)

Truffaut non mi ha mai entusiasmato. Lo so, lo so, un buon cinefilo dovrebbe adorare Truffaut e la Nouvelle Vague. Non so che dire: forse non riesco a contestualizzarlo, o ad apprezzarne appieno le capacità tecniche. Sta di fatto che tutti i film che ho visto mi sono piaciuti (con l'eccezione di Jules e Jim) ma nessuno mi ha dato quel senso di appagamento che, per me, contraddistingue i capolavori assoluti.
La trama del "La Sposa in Nero" è semplice. Dopo un tentativo di suicidio una donna parte per un viaggio misterioso. Si scopre presto che lo scopo del viaggio è quello di uccidere, uno per uno, i responsabili della morte del marito - avvenuta proprio il giorno delle nozze.
Il film gode di una certa popolarità per due motivi. Quello più serio è che questo film nacque come "omaggio" del regista francese ad Alfred Hitchcock all'indomani della celebre intervista. Il motivo più faceto è che questa pellicola è spesso citata come "il film a cui Tarantino si è ispirato per Kill Bill" - il che mi sembra vero solo in minima parte e solo a grandi linee.
Comunque è un buon film. Vale la pena vederlo - se non altro per numerose sequenze che presentano un montaggio magistrale e che troverete citate come esempi in molti manuali di tecnica cinematografica.